Flavio Briatore critica Spalletti e propone Massimiliano Allegri come nuovo commissario tecnico della Nazionale Italiana.
Flavio Briatore non ha mai avuto paura di esprimere le sue opinioni, e questa volta ha scelto di dire la sua sulla situazione della Nazionale Italiana di calcio. Durante un’intervista a “La politica nel pallone”, Briatore ha definito il percorso dell’Italia a Euro 2024 come “il più grande disastro nella storia della Nazionale“. Le sue critiche si sono concentrate principalmente su Luciano Spalletti, accusato di non aver saputo creare un gruppo coeso e determinato.
Critiche a Spalletti: “Non ha creato un gruppo”
“Sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano a testa bassa e non capivano la posizione“, ha dichiarato Briatore. Ha anche criticato la scelta di far giocare Nicolò Fagioli, trovandola incomprensibile. “Non ha creato un gruppo, avevamo una banda di giocatori impauriti, anche elementi di spicco come Chiesa e Barella sembravano senza personalità“, ha continuato. Secondo Briatore, la mancanza di coesione e di leadership in campo è stata evidente, con i giocatori che sembravano sollevati quando l’arbitro fischiava la fine delle partite, nonostante la sconfitta.
Allegri: l’uomo giusto per la Nazionale
Briatore non si è limitato alle critiche, ma ha anche suggerito una soluzione: Massimiliano Allegri come prossimo commissario tecnico della Nazionale. “Per me Allegri sarebbe il top come ct“, ha affermato convinto. “Non avrebbe più la pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza“.
L’imprenditore ha rivelato di aver parlato a lungo con Allegri durante la partita con la Svizzera. Secondo Briatore, l’ex allenatore della Juventus ha le idee chiare su come dovrebbe giocare l’Italia: “Dobbiamo giocare come storicamente gioca l’Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre nazionali, non siamo la Spagna“.
Briatore ha concluso il suo intervento evidenziando un problema cruciale: la mancanza di giocatori di livello internazionale. “Nell’ultimo Europeo vinto non eravamo i più forti, ma c’era grande coesione. Se non fosse stato per i miracoli di Donnarumma, avremmo preso cinque gol da tutti“. Oggi, dice Briatore, la situazione è diversa: “A parte Donnarumma, non abbiamo giocatori che vogliano all’estero. La Francia, invece, è piena di talenti che giocano nei principali campionati europei“.
Le parole di Briatore riflettono un malessere diffuso tra i tifosi e suggeriscono che un cambio di rotta potrebbe essere necessario per riportare l’Italia ai vertici del calcio europeo e mondiale.